Si avverte nelle composizioni pittoriche di Aldo Parmigiani un coinvolgente integrarsi di un acuto spirito di osservazione e di una non comune presa d’atto del significato del sentimento in relazione alla natura, alla vita interiore.
Certo questa è una suggestiva lezione della cultura impressionistica, da cui l’artista si sente sensibilmente ispirato, ma al tempo stesso occorre sottolineare che Parmigiani non si è mai fermato al momento particolare della sensazione, al puro palpito emotivo.
Teodosio Martucci
DEGAS – Il Ritorno a Napoli
La mostra, scandita in tre sezioni, intende risvegliare l’attenzione su uno degli aspetti meno noti della formazione artistica di Degas, il rapporto con Napoli. Rapporto che, come noto, parte dal nonno Hilaire Degas, stabilitosi a Napoli per mettersi al riparo dai moti rivoluzionari Parigini.
EGITTO ETERNO – Scribi, Artigiani, Operai al servizio del Faraone
“Guarda con i tuoi occhi tutti i mestieri e tutto quello che è stato scritto, e vedrai che le parole che ti ho detto sono eccellenti. […] Diventerai uno scriba e te ne andrai per la casa della vita, diventerai come un baule di libri […]”.
Sono le parole che lo scriba Amennakht dedica, in un testo sapienziale noto come “L’insegnamento di Amennakht”, al suo allievo.Ad Amennakht e al suo collega Hori si deve anche il Papiro delle Miniere d’oro, contenente la più antica carta geografica con informazioni geologiche di cui si abbia conoscenza.
WARHOL – Serial Identity
Per oltre quattro mesi, dal 22 gennaio al 18 giugno 2023, il MA*GA ospita un’antologica dedicata ad Andy Warhol (1928- 1987), uno dei vertici assoluti dell’arte e della cultura del Novecento. La mostra, curata da Maurizio Vanni ed Emma Zanella racconta la multiforme e ricca produzione del padre della Pop Art americana che, durante la sua lunga carriera, è stato pittore, illustratore, sceneggiatore, produttore cinematografico e televisivo, regista, direttore della fotografia ed egli stesso attore, figura che ha radicalmente mutato il modo di vedere e percepire la società contemporanea.
SOTTSASS – La Parola – 20 gennaio al 2 aprile 2023
Triennale Milano presenta la mostra Ettore Sottsass. La Parola, curata da Marco Sammicheli con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass, con l’art direction di Chirstoph Radl. Dopo Struttura e colore (3 dicembre 2021 – 12 giugno 2022) e Il calcolo (15 luglio 2022 – 8 gennaio 2023), il terzo progetto del ciclo espositivo dedicato a Ettore Sottsass si concentra sull’uso, vario, costante e molteplice, della parola nella produzione del grande architetto e designer.
GUZZARDELLA – La pittura tra natura ed inconscio
Un aspetto, forse poco conosciuto dell’attività creativa di Achille Guzzardella, è il suo costante confronto con il mondo della pittura. Ovviamente artisti che praticano episodicamente o sistematicamente pittura e scultura ce ne sono sempre stati.
LA SPINTA Ti fa volare
L’8 maggio 2022, purtroppo, è scomparsa prematuramente SANTINA PORTELLI. Nata nel 1948, affetta da tetraplegia spastica, non si arrese ad un destino così avverso. Con grandi sacrifici riuscì a laurearsi in psicologia con il prof. Gerard Lutte all’Università La Sapienza di Roma, portando la tesi “Storie di vita di quattro handicappati fisici, evoluzione e rapporto con la famiglia, handicap e, l’amicizia e l’amore” e svolgendo per lui seminari e lezioni nella stessa Università, successivamente a Milano presso l’Università Bicocca insegnò nel corso della prof. Ottavia Albanese: “Psicologia della disabilità dell’integrazione.” Ma la sua vera passione fu la pittura in cui riversò tutta la ricchezza della sua intelligenza e spiritualità.
ARTE ETRUSCA – La forma tra miti, credenze, leggende

L’arte etrusca è un prodotto dalla civiltà etrusca nell’Italia centrale tra il X e il I secolo a.C. Dal 750 aC circa fu fortemente influenzata dall’arte greca, che fu importata dagli Etruschi, ma conservò sempre sue caratteristiche distinte. Particolarmente rilevanti in questa tradizione erano la scultura figurativa in terracotta (soprattutto a grandezza naturale su sarcofagi o templi), la pittura murale e la lavorazione dei metalli, specialmente in bronzo. Infatti con questa tecnica sono stati prodotti gioielli e gemme incise di alta qualità. La scultura etrusca in bronzo fuso era famosa e ampiamente esportata, ma ne sono sopravvissuti relativamente pochi esemplari di grandi dimensioni (il materiale era troppo prezioso e successivamente riciclato).
LE TECNICHE DELL’ARTE – La pittura ad olio fiamminga
La locuzione pittura fiamminga è utilizzata, in italiano come in altre lingue, in maniera a rigore impropria ancorché consolidata (Max Friedländer), in quanto con essa, per ciò che concerne la produzione artistica del XV e XVI secolo, si fa riferimento alla pittura dell’intera regione dei Paesi Bassi (all’incirca gli attuali territori del Belgio e dei Paesi Bassi), regione molto più vasta delle Fiandre e in senso proprio.
IL MERCATO DELL’ARTE
Il mercato dell’arte o, meglio, i mercati dell’arte sono composti da artisti, acquirenti e mediatori o distributori. “Dal punto di vista delle teorie economiche, l’opera d’arte è vista come una merce del tutto particolare”, basata principalmente su unicità e irriproducibilità.