Luigi Antonio Di Frenna nasce il 27 settembre 1940 a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Studia Ragioneria ed inizia a lavorare in banca. Negli anni Sessanta fonda a Portopalo, insieme ad alcuni amici, il “Gruppo 6”, che organizza mostre in giro per la Sicilia. Conosce lo scrittore francese Dominique Fernandez, il pittore svizzero Verlin, il maestro Guccione. Nei primi anni Sessanta visita la Fondazione Maeght di Saint-Paul de Vence e nel 1967 vola in Canada e a New York, dove visita il Guggenheim, il MoMA e i principali musei di quello che era allora il centro indiscusso dell’arte internazionale. Nel 1984 si trasferisce a Reggio Emilia e, una decina d’anni dopo, apre la prima sede della Galleria 8,75 Artecontemporanea che per il primo anno gestisce insieme a Luigi Marmiroli e poi in compagnia di un gruppo affiatato di soci. Dalla sede storica, lunga appunto 8 metri e 75 centimetri, alla sede di Piazza Roversi, per un totale di oltre 200 mostre. Nel frattempo, Gino porta avanti la sua ricerca pittorica e collabora con le sue vignette ironiche e taglienti al giornale satirico “L’Asino”, fondato e diretto da Ro Marcenaro. Con i suoi dipinti al cellophane partecipa a tutte le esposizioni collettive della Galleria 8,75 e ad alcune fiere d’arte, fino all’anno della pandemia, che costringe l’Associazione ad un lungo stop e alla chiusura.
“Canopo” non è solo una stella lontana e luminosa, è anche stata un’importante città costiera dell’antico Egitto, racchiude un’intrinseca idea di lontananza e suggerisce la possibilità, potremmo direi la necessità, di guardare dall’alto, da lontano, in modo nuovo e con quello spunto di immaginazione e di sogno che Gino riesce a suggerirci in questi lavori. E da questa altezza, da questa distanza abissale, ritorniamo a terra con i suoi paesaggi che, di fatto, nel corso di questo lungo viaggio diventano paesaggi interiori e personali.
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Portfolio: galleria fotografica