Salvo Distefano nato a Rosolini (SR) il 03 Maggio del 1967. Poco dopo, si trasferisce a Gela. Comincia i primi passi ritraendo ciò che fa parte della sua vita, del suo passato, ispirandosi all’impressionismo francese trattato in chiave moderna. Nel corso di questi ultimi anni ha partecipato a diverse mostre collettive in diverse parti d’Italia. Nel 2016 è stato in mostra presso la sala “Florinda Iusuf” della sede del ministero dei beni culturali di Tirgu Jiu – Romania dal 19 al 29 settembre. Ha partecipato alla mostra “Omaggio a Frida”, a cura di Amedeo Fusco, dal 16 Febbraio fino al 14 marzo 2018, presso l’Instituto Cervantes, via Dante 12, Milano. L’evento è stato organizzato dal Centro di Aggregazione Culturale di Ragusa e dal Consolato del Mexico a Milano e dal 20 Giugno 2019 al 20 luglio 2019 , presso l’Istituto della Cultura Italiana di Città del Messico. Le sue opere si trovano in collezioni private sia in Italia che all’estero. Recentemente è stata pubblicata di un’opera con biografia e critica sulla rivista Art Now.
Nella pittura di Salvo Distefano si ha modo di apprezzare la schiettezza della sua espressione figurativa. Una figurazione che nasce dal mondo personale dei suoi sentimenti, delle sue emozioni, in definitiva di quegli elementi della realtà che meglio e maggiormente colpiscono la sua immaginazione. Da queste premesse nascono dipinti ricchi di colori, elaborati con un disegno limpido, equilibrato. Infatti Distefano non ama gli eccessi, i contorcimenti di certe esasperazioni espressioniste. Sa
quando deve fermarsi. Per lui la pittura è un rapporto sereno tra la realtà osservata e la spontanea riflessione. Distefano possiede una naturale inclinazione alla narrazione pittorica, un tratto che, oggi, purtroppo, nella realtà dell’arte contemporanea, è praticamente andato perduto. Ma, si potrebbe suggerire – e i dipinti di Distefano con sottile intelligenza lo suggeriscono – se la pittura non si avvale più del suo rapporto narrativo e poeticamente incantatorio a cosa serve ? A decorare gli appartamenti, come direbbe Picasso…? Allora, l’osservatore, il critico attento, non prevenuto, deve porsi da questo punto di vista se vuol veramente
comprendere la pittura di Distefano, la sua primaria ed inconfondibile origine.
I suoi soggetti spaziano dai paesaggi alla rappresentazione di figure femminili, dai ritratti di celebri personaggi, alla realtà suggestiva del territorio siciliano, alla raffigurazione equestre. Ma per quanto essi possano variare, la sua tavolozza, la trama delle sue composizioni rimangono inalterate. Da rilevare poi l’uso sapiente della tecnica a spatola che sembra particolarmente congeniale alla sua indole ispirativa.
Distefano ha pertanto un approccio personale all’arte, non segue le mode o le cosiddette ultime tendenze. Egli mantiene costante gli orientamenti della sua pittura, li valorizza con il gusto delle sue passioni, delle sue intuizioni, che sono sicuramente la via più sicura per approfondire mediante l’arte ogni autentico rapporto con la vita ed il proprio mondo interiore.Teodosio Martucci
Salvatore distefano: portfolio (galleria fotografica)