“Guarda con i tuoi occhi tutti i mestieri e tutto quello che è stato scritto, e vedrai che le parole che ti ho detto sono eccellenti. […] Diventerai uno scriba e te ne andrai per la casa della vita, diventerai come un baule di libri […]”.
Sono le parole che lo scriba Amennakht dedica, in un testo sapienziale noto come “L’insegnamento di Amennakht”, al suo allievo.Ad Amennakht e al suo collega Hori si deve anche il Papiro delle Miniere d’oro, contenente la più antica carta geografica con informazioni geologiche di cui si abbia conoscenza.
Quella di Amennakht è solo una tra le tantissime testimonianze che emergono dalla operosa e colta comunità di Deir el-Medina, villaggio fondato intorno al 1500 a.C. sulla riva ovest del Nilo, di fronte all’attuale città di Luxor, e destinato a ospitare gli artigiani qualificati (e le loro famiglie), che ebbero il compito di costruire e decorare le tombe reali della Valle dei Re e della Valle delle Regine per buona parte del Nuovo Regno (1539- 1076 a.C. circa).
È proprio questa straordinaria storia di scribi, disegnatori, operai, artigiani e artisti che l’esposizione, “I creatori dell’Egitto eterno. Scribi, artigiani e operai al servizio del faraone” – fortemente voluta dalla Città di Vicenza e curata dal Direttore del Museo Egizio, Christian Greco, dalla docente di Egittologia al Politecnico di Milano, Corinna Rossi, dagli egittologi e curatori del Museo Egizio, Cédric Gobeil e Paolo Marini – racconta.
Nell’anno, il 2022, in cui vengono celebrati gli anniversari di due avvenimenti fondamentali per la storia dell’Egittologia, i 200 anni dalla decifrazione dei geroglifici da parte di Champollion e il centenario dellascoperta della tomba di Tutankhamon, il Museo Egizio cura, per la prima volta in Italia, un progetto espositivo così importante “al di fuori del museo”, presentando una straordinaria selezione di reperti e sviluppando un tema centrale per gli studi egittologici.
EGITTO ETERNO Scribi, Artigiani, operai al servizio del Faraone – Vicenza – Basilica Palladiana 22 dicembre 2022- 7 maggio 2023 – info: www.mostreinbasilica.it
Teodosio Martucci